lunedì 14 marzo 2011

I tre capelli d'oro del Diavolo


I tre capelli d’oro del diavolo
(favola dei fratelli Grimm rivista e corretta)

Una povera donna ebbe un bimbo nato”con la camicia” a cui una maga pronosticò che avrebbe sposato la figlia del re !
Ma un giorno il re, mentre era in giro a caccia, passò per caso dal villaggio dove era nato il bimbo e senza farsi riconoscere chiese se c’erano novità da quelle parti.
Così seppe del bambino nato con la camicia, che avrebbe sposato la figlia del re…Al re non piacque l’idea che un figlio di poveri contadini potesse un giorno sposare la principessa sua figlia, così andò dai genitori del bimbo e li convinse di affidarlo a lui, che lo avrebbe allevato al meglio.
I genitori non volevano, però poi pensarono che ciò faceva sicuramente parte della fortuna del loro figlio e il re gli offrì anche dell’oro, così gli lasciarono portar via il bambino.
Il re lo caricò sul suo cavallo, in una culla e se ne andò. Arrivato ad un fiume ci buttò dentro la culla col bambino e tornò tranquillo, il malvagio, alla sua reggia.
Ma il bimbo non morì: la culla galleggiando andò ad arenarsi contro la sponda di un mulino, dove il bambino fù raccolto e adottato dalla famiglia del mugnaio.

Molti anni dopo, quando il bimbo era ormai diventato un ragazzo, il re sempre andando a caccia giunse vicino a quel mulino e si fermò a parlare con il mugnaio, che per caso ebbe a raccontargli del ragazzo salvato dal fiume e adottato tanti anni prima…Così il re capì: quello era il bambino nato con la camicia, che lui tanti anni prima aveva buttato nel fiume perché morisse…
Pensò che c’era ancora pericolo che il giovane villano sposasse la principessa sua figlia così escogitò una trappola mortale: scrisse una lettera in cui diceva di mettere subito a morte chi l’avesse portata, la chiuse in una busta, pregò il mugnaio e gli diede due monete d’oro perchè mandasse il ragazzo a portarla alla regina sua moglie...
Il ragazzo partì subito, ma arrivata la notte si perse in un bosco, finchè vide una luce lontana, la raggiunse e trovò una casa, dov’era una vecchia che lo accolse, ma che gli disse anche, preoccupata, che quella era una casa di briganti; se tornando l’avessero trovato lì forse l’avrebbero anche ammazzato…
Ma il ragazzo era talmente stanco che dopo aver mangiato qualcosa si addormentò ignorando la paura. Quando i banditi lo trovarono nella loro casa si arrabbiarono, lo perquisirono per derubarlo ma trovarono solo la lettera del re…che diceva alla regina di farlo uccidere ! Allora persino quei briganti ebbero pietà per il ragazzo e rabbia per la cattiveria del re, cui organizzarono un bello scherzo.
Buttarono nel fuoco la lettera e ne scrissero un’altra che ordinava alla regina di far sposare subito al ragazzo la principessa sua figlia !
E così fù. La mattina dopo i banditi lasciarono ripartire il giovane che infine arrivo alla reggia e consegnò la lettera. La regina stupita obbedì comunque alla lettera, organizzo nozze regali ed il ragazzo e la principessa furono presto sposati.
Tornato alla sua reggia il re andò su tutte le furie, ma la regina gli fece vedere la lettera ed il re capì che la magica camicia con cui era nato continuava a favorire e proteggere il giovane.
Ma non si rassegnò ancora: lo fece chiamare e gli disse che per potere veramente essere degno di restare con la principessa sua figlia doveva superare una prova: procurargli i tre capelli d’oro del diavolo !
Il ragazzo che era molto coraggioso, partì così per l’inferno, per andare a prendere al diavolo i suoi tre capelli d’oro.
Cammina, cammina attraversò due città: alla prima gli chiesero se lui sapesse come mai la fontana della piazza, che prima buttava vino ora neppure sgorgasse acqua? Alla seconda gli domandarono perché il grande albero in piazza, che prima produceva mele d’oro ora, mezzo rinsecchito, non facesse più nulla? Infine si trovò ad attraversare un largo fiume ed il barcaiolo che lo traghettava gli chiese perché
a lui toccasse stare sempre lì, ai remi, senza mai ricevere cambio?
Ogni volta il ragazzo rispose che al suo ritorno avrebbe dato una risposta.

Quindi arrivò alla caverna fumante dell’inferno, dove abitava il diavolo.
Entrato senza paura trovò la nonna del diavolo che lo ebbe subito in simpatia, gli disse che il diavolo era via, ma sarebbe tornato e guai se lo avesse trovato!
Il ragazzo allora spiegò alla vecchia che doveva prendere al diavolo i suoi tre capelli d’oro e, già che c’era aveva anche bisogno di risponder alle tre domande che gli erano state fatte durante il viaggio..
“Vuoi un po’ troppo” gli rispose la vecchia, “Ma mi sei simpatico e ti aiuterò”.
Lo fece nascondere bene dentro la panca su cui era seduta, così quando arrivò il demonio non riuscì a trovarlo, pure sentendone l’odore: “ucci, ucci, sento odor di cristianucci” urlava il diavolo rovistando tutto in giro. Finchè la sua nonna riuscì a calmarlo, lo fece sdraiare sulla panca, con la testa sul suo grembo e cominciò ad accarezzargli le corna, fino a farlo addormentare.
Allora la vecchia gli strappò un primo capello d’oro! Il diavolo si sveglio urlando “ma cosa fai, mi strappi i capelli?” E lei si scusò’ dicendo che aveva appena fatto un sogno che raccontava di una fontana inaridita, che prima dava vino ed ora neppure acqua…Allora il diavolo, che era molto cattivo ma sapeva tutto, le spiegò che a guastare la fontana era un rospo, che era andato ad abitarne la sorgente: se avessero cacciato il rospo la fonte sarebbe tornata a produrre vino!
Poi la nonna tornò ad accarezzargli le corna e il diavolo si riaddormentò.
Dopo un altro po’ la vecchia gli strappò il secondo capello…”Ma sei matta?” Saltò su urlando il diavolo! “Scusami tanto, disse la nonna, ma ho fatto un altro sogno” e gli raccontò dell’albero che non faceva più le mele d’oro…”E si, c’è un topo che rosicchia le radici dell’albero” disse allora il diavolo”Bisogna cacciare il topo e poi l’albero tornerà a produrre mele d’oro”. Poi torno ancora a dormire,
finchè la vecchia per la terza volta gli strappo un capello…”Ahia, ma sei scema ! ”gridò ancora il diavolo arrabbiatissimo. La nonna ancora si scusò e gli raccontò di un altro sogno fatto: un barcaiolo costretto sempre a remare perché non trovava mai il cambio…”Già” disse allora il demonio “lo scemo barcaiolo basterebbe che mollasse i remi in mano al primo venuto e se ne scappasse via!”.

Così la vecchia era riuscita a prendere i tre capelli d’oro e ad avere le tre risposte.
Lasciò allora dormire fino a tardi il diavolo, mentre il ragazzo, uscito dal suo nascondiglio scappò veloce dall’inferno, zitto, zitto, con i capelli del diavolo e le tre risposte, ringraziando molto la vecchia che lo aveva aiutato.

Arrivato al fiume si fece traghettare, scese a terra e poi spiegò al barcaiolo come liberarsi dal remo, mollandolo in mano al prossimo che fosse capitato.
Giunse poi alla città dell’albero ed insegnò come curarlo, eliminando il topo che ne rodeva le radici; per ringraziarlo gli abitanti gli regalarono due asini carichi di monete! Arrivato all’altra città, della fontana, fece eliminare il rospo che ne bloccava la sorgente, così che tornò a zampillare vino e lui ne ebbe altri due muli carichi di monete!

Così infine tornò alla reggia, ricco e vincitore, per la gioia della principessa sua moglie. Ed anche il re dovette rassegnarsi, ricevendo i tre capelli d’oro del diavolo che lo aveva sfidato a procurargli. Ma avido del denaro, il re chiese dove l’avesse procurato. L’astuto ragazzo gli spiegò che l’avrebbe trovato dopo le due città, oltre il fiume. Il re partì subito e trovato infine il barcaiolo gli ordino di portarlo sull’altra sponda…Ma quando furono all’altra riva il barcaiolo mollò i remi in mano del re e saltò via scappando…
Così che il re è rimasto ancora là, prigioniero, a remare…

Ed il ragazzo nato con la camicia e la principessa vissero per sempre felici e contenti !

Io li ho visti, poco tempo fa, mentre andavo a fare un giro alle due città del vino e dell’oro: sono poi andato fino al fiume ed ho trovato il re, curvo ed invecchiato ai remi. Mi sono fatto traghettare sull’altra sponda…ma sono stato svelto a saltar giù, prima che lui potesse mollarli a me, i remi della barca…
Così che sta remando ancora, il cattivone, mentre il ragazzo nato con la camicia è diventato re al suo posto.

Un grande abbraccio da nonnorso!


Nessun commento:

Posta un commento