lunedì 7 marzo 2011
Il Pescatore e sua Moglie
Favola de"il pescatore e sua moglie"
(versione rivisitata dall'originale fiaba dei Fratelli Grimm)
C'era una volta un pescatore molto povero, che viveva con sua moglie in una capanna vicino al mare. La sua vita era triste, la sua pesca gli permetteva giusto di non morire di fame e sua moglie sempre si lamentava della loro povertà.
Un giorno, molto al largo dalla costa, il pescatore trovò nella sua rete un pesce rombo, abbastanza grande per saziare la fame di quel giorno.
Mentre stava staccando il pesce dalla rete il pescatore, sbalordito, lo sentì gridare "aiuto, pescatore, ti prego ! Non uccidermi, io sono un pesce magico, se mi salvi esaudirò ogni tuo desiderio !".
Il pescatore era stupefatto, non credeva a quello che stava succedendo. Finì con liberare il pesce ributtandolo in acqua.
In cambio gli chiese di esaudire il suo desiderio: che la sua povera capanna fosse trasformata in una bella casetta, dotata di ogni conforto.
Il pesce magico promise: torna a riva e vedrai che sei stato esaudito.
E così fù: già da lontano, arrivando vide che sulla riva, al posto della sua vecchia baracca c'era una bella casetta nuova. Sua moglie gli venne incontro, anche lei tutta rivestita a nuovo ed il pescatore le raccontò la sua avventura e le disse:"moglie mia hai visto che bello, sei contenta?".
La moglie rispose di si, ma non sembrava proprio convinta...
Infatti quella notte continuò a rigirarsi nel letto, inquieta, finchè svegliò il pescatore e lo rimproverò:"Dovevi chiedere di più a quel pesce magico ! Per lui è facile, che gli ci vuole? Già che c'eri potevi chiedergli che trasformasse la vecchia capanna in una bella villa...in fondo tu gli hai salvato la vita ! Anzi, sai cosa fai, domattina vai subito a cercarlo, in mezzo al mare, e poi gliela chiedi, la villa!":
Al pescatore sembrava che la moglie pretendesse troppo, lui non se la sentiva di chiedere tanto, ma la moglie insistette e insistette e infine il pescatore la mattina andò a cercare il rombo.
Arrivato in mezzo al mare, che era meno calmo del giorno prima, si mise a gridare:"Pesce! Oh pesce ! Oh pescetto, viene dunque su dal mare, che ti devo raccontare: a mia moglie più non basta quel che già abbiamo in tasca". E continuò ad urlare così, finche il Rombo arrivò: "Cosa succede pescatore?" Il pescatore, vergognandosi come un ladro gli spiegò la richiesta della moglie.
Allora il pesce disse solo: "và bene, torna a casa e vedrai".
Quando tornò a riva il pescatore non potè credere ai suoi occhi: al posto della casetta c'era ora una grande, bella villa, con un grande giardino, bellissime piante e la piscina...Sua moglie, vestita da gran signora si faceva servire da cameriere, cuoche e giardinieri.
Il pescatore fece un inchino alla moglie e le chiese, timidamente, se era ora contenta...e lei rispose di si, ma non sembrava ancora proprio convinta...
Infatti quella notte di nuovo la moglie tornò a rigirarsi nel letto, svegliò il pescatore e gli disse che ora voleva un Castello ! "Si, domattina devi andare a cercare ancora quel pesce per chiederglielo, un Castello, ed io voglio esserne la Principessa !
Il pescatore era allibito, non poteva credere che la moglie pretendesse tanto, ma infine dovette cedere.
Il mattino dopo, in alto mare ora assai agitato, si mise a gridare "Pesce, ho pesce, pescetto! Su dal mare vieni dunque ad ascoltare, che mia moglie più non tacce, più non vuol quel che a me piace..."
Infine il Rombo apparve ed asaudì di nuovo la richiesta, così che, tornato a riva il pescatore trovò un grande castello, completo di torri e di fossato, in riva al mare, dove appena la mattina aveva lasciato la villa. Attraversò il ponte levatoio, faticò a farsi accettare dalle guardie del castello come marito della nuova Principessa...la quale, tutta agghindata ed altezzosa, alla domanda del pescatore se fosse ora contenta, rispose si, ma senza entusiasmo...
E quella notte ri ripetè la storia delle altre notti, e così ancora nelle notti successive: la moglie esaltata tormentò ogni volta il pescatore perchè tornasse dal Rombo a chiedergli di più...Diventò allora Regina, poi Imperatrice ed infine Papessa ! Ogni volta il pesce aveva dato ascolto al pescatore disperato, esaudendone tutte le richieste. Ed ogni volta il mare che il pescatore aveva dovuto affrontare era sempre più mosso, più agitato, più spaventoso!
Ma quando infine sua moglie fù Papessa, il pescatore tirò un sospiro di sollievo: sua moglie non poteva pretendere di più, perchè più di Papa non c'era nulla. Il Papa è più di tutti i Re e di tutti gli Imperatori!
Quindi, si disse il pescatore, ora potrò stare finalmente tranquillo.
Ma invece, quella notte stessa, la Papessa ricominciò a scalciare nel letto, ad agitarsi...ed infine, svelgiato il pescatore, gli ordinò: "Tu domattina vai a cercare il Rombo e gli dici che io voglio essere "Dio",
volgio essere il Gran Mago Potente Creatore e Signore di tutte le cose!"
Ma tu sei matta, le rispose il pescatore, questo non è possibile! Neanche il più magico dei pesci può fare un così grande incantesimo!
Ma alla fine anche questa volta il pescatore dovette cedere.
Quella mattina il mare era una furia scatenata! Onde alte dieci metri rompevano sulla riva, il vento ululava nella tempesta ed il cielo era nero di nuvole minacciose. Ci volle tutta la bravura ed il coraggio del pescatore per riuscire a prendere il largo, e tutta la forza della sua voce per farsi sentire in mezzo a quell'uragano: "pesce,oh pesce, oh pescetto, su dal mare sali ti prego ad ascoltare, che mia moglie ancor pretende l'icredibile, e non s' arrende!"
Ed anche questa volta il pesce disse solo"Torna a casa e vedrai".
Tornare a casa quella volta fù veramente difficile e pericoloso per il pescatore, nel mare tempestoso. Rischiò più volte la vita, ma infine un'onda gigantesca lo arrotolò sulla riva...
Lui, guardandosi intorno pensò di essere arrivato chissà dove, perchè non c'era più il Castello, neppure il grande Palazzo Reale, neanche la Basilica del Papa, neppure la Villa, ma nemmeno la casetta...
Cercò in giro con lo sguardo disorientato e vide infine, là sulla riva dove come sempre una volta era stata, la sua vecchia misera, povera capanna disastrata.
Davanti alla quale, sdraiata per terra, dando pugni e calci alla sabbia, c'era sua moglie che piangeva ed urlava disperata: aveva capito di aver troppo voluto e di aver perso tutto!
Ma ciònonostante la donna volle ancora che il pescatore tornasse in mezzo al mare, tante volte, alla ricerca del Rombo...ed il pescatore ci andò, lo chiamò, tante volte, gridando con tutte le sue forze:
"Pesce, oh pesce, oh pescetto, sali ancora su dal mare..."
Ma il Rombo non apparve più.
Mai più.
Chi troppo vuole...nulla stringe.
Io passai di là un anno dopo questi fatti, e la moglie del pescatore stava ancora piangendo, disperata...
Lui, il pescatore, mi prese da parte e mi raccontò tutta la storia, come era successa, anche per sfogarasi un pò.
Così come io ora ve l'ho raccontata.
E così vissero poi sempre... infelici e scontenti...
Un abbraccio da
nonnorso.
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